JAFIDORA

sorprendente, elegante, snello, di facile beva, ma per niente banale!

Jafidora, riprendendo un'esclamazione dal Sardo Logudorese: finalmente! Ed era ora!
L'idea della creazione di questo vino, presentato da Massimo Rossini nasce dalls curiosita di ricreare un'antica usanza dei nostri nonni.
Le antiche e piccole vigne in Sardegna, servivano per dare approvvigionamento di vino da offrire agli ospiti, i nostri avi erano fortemente legati ad usanze a cui non avrebbero mai, mai, mai fatto a meno, "l'ospite è sacro" e non si può fare a meno di trattarlo come sacro, non stendendo un tappeto come ad un Re, ma meglio offrendo il meglio che una povera famiglia poteva dare.
Su ticu de Inu (un goccio di vino) non doveva mai mancare, ci si prodigava a coltivare un piccolo appezzamento di terreno da dedicare alla vite, e spesso ci si dava una mano tra amici contadini e vecchi saggi esperti, questo portava ad avere le vigne con una mentalità di gestione della vite sempre aperta ed includente, ogni amico portava in dono la sua esperienza, aggiungendo un tocco di personalizzazione e nuovi vitigni, all'uva Cannonau, sempre presente, si finiva con l'aggiungere il Pascale, vite dai grappoli molto generosi, le uve di cagnulari, davano corpo e colore, le uve di Muristellu davano longevità, ecc. ecc., ma non mancavano mai le uve a bacca bianca come il Vermentino che dava a quei vini fragranza e pronta beva.
Il risultato finiva con l'avere la vigna spesso comprendere oltre 8 o 10 vitigni diversissimi tra loro.
I Jafidora è un vino che riprendendo questo pensiero, e modernizzandolo con la tecnologia di produzione attuale, ha dentro un cuore pulsante ricco di queste esperienze, abbiamo così un vino dal colore rosso rubino intenso ma non esageratamente cupo, profumi intensi e fragranti, e una beva di comprensione di immediata e facile,

trasmettiamo qui il commento di un visitatore dello stand Tenute Rossini all'ultimo evento fivi di Bologna 2023:

"è un vino elegante, è facile e snello ma per niente banale!".